Inps, la comunicazione che spaventa i pensionati: cifre non dovute da restituire

La comunicazione INPS sta spaventando i pensionati. Ci sono somme da restituire perché non spettanti realmente.

La richiesta di soldi indietro da parte dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale non è così impossibile. Può accadere per diversi motivi e andare ad intaccare lo stipendio oppure la pensione.

Uomo sorpreso al pc
Inps, la comunicazione che spaventa i pensionati: cifre non dovute da restituire (Vegmotors.it)

Ogni mese l’INPS eroga pensioni, agevolazioni, Bonus, rimborsi alle famiglie, ai pensionati e ai lavoratori italiani. Parliamo di aiuti economici previsti qualora il richiedente soddisfi determinati requisiti, soprattutto reddituali. Requisiti che l’ente verificherà per avere la certezza che il diritto alla prestazione sia reale. Non solo, i cittadini hanno anche degli obblighi periodici come l’invio di una certa documentazione o di dichiarazioni specifiche in base al trattamento percepito.

L’INPS, ad esempio, controlla periodicamente le pensioni versate, in particolar modo le prestazioni legate al reddito come le indennità di invalidità, l’Assegno Sociale e le integrazioni al minimo. L’ente verifica che il percettore abbia assolto i suoi doveri riguardanti l’invio di particolari comunicazioni obbligatorie. Il modello RED, la residenza in Italia, la presenza di periodi di ricovero in strutture sanitarie pubbliche sono alcuni dei dati che il pensionato può dover trasmettere all’INPS. Se così non fosse potrebbe scattare un debito nei confronti dell’ente al verificarsi di variazioni reddituali o altre discrepanze. Il debito passerebbe agli eredi in caso di morte del pensionato? Questo dubbio spaventa gli interessati.

La comunicazione per gli eredi del pensionato debitore

Se l’INPS dovesse inviare una richiesta di restituzione di un determinato importo al pensionato ma questo muore prima di corrispondere quanto dovuto, gli eredi sarebbero tenuti a pagare al suo posto? Dopo il decesso i superstiti devono procede con la dichiarazione di successione al fine di subentrare nei beni ereditari (conti correnti, immobili, proprietà).

Martelletto giudice
La comunicazione per gli eredi del pensionato debitore (Vegmotors.it)

Accettando l’eredità si prenderanno anche i debiti del pensionato deceduto. Diritti e obblighi, questo dice la Legge. Per le comunicazioni INPS sulla restituzione di alcune somme, però, ci sono delle considerazioni da fare. La Corte dei Conti in una recente pronuncia ha stabilito che non sempre gli eredi devono farsi carico degli importi percepiti indebitamente dal de cuius. Il caso analizzato era quello riguardante gli eredi di un pensionato che aveva ricevuto 9 mila euro in più per un errore nell’erogazione dell’indennità speciale tra il 2012 e il 2014.

Il pensionato stava restituendo l’importo con trattenute dirette dalla pensione ma, dopo il decesso, l’INPS ha chiesto agli eredi di saldare il debito residuo. Richiesta contestata e accolta dalla Corte dei Conti. L’obbligo di restituzione, infatti, sussiste solo se il defunto ha agito con dolo occultando volontariamente informazioni per ricevere somme più alte in modo fraudolento. Se il pensionato ha agito in buona fede, invece, gli eredi non sono obbligati ad alcuna restituzione delle somme.

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