Non tutti lo sanno, ma chi beneficia della Legge 104 ha la possibilità di avere la pensione anticipata in da subito, è bene capire quali siano i requisiti richiesti.
Avere la possibilità di sfruttare alcune agevolazioni può essere importante e può consentire di avere dei vantaggi che in un primo momento di cui non sipensava di usufruire. Questo vale soprattutto per i beneficiari della Legge 104, normativa introdotta per tutelare i diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari, così da contrastare l’emarginazione di chi è portatore di handicap e garantirgli l’assistenza di cui può avere bisogno.

Chi rientra tra gli aventi diritto può accedere a una serie di permessi dal lavoro, che può utilizzare in diverse occasioni, come quando ha la necessità di accompagnare il parente a una visita o in specifici percorsi di recupero, ma non solo. Anche se molti non lo sanno, è infatti possibile anche ottenere la pensione anticipata, in modo tale da porre fine alla propria carriera lavorativa in un’età non troppo avanzata, cosa che fino ad ora non è sempre possibile, specialmente se non si ha avuto un impiego con continuità.
Pensione anticipata con Legge 104: come fare per ottenerla
Porre fine in maniera definitva alla propria carriera lavorativa è un traguardo importante, che può arrivare dopo anni di fatica, per questo c’è l’auspicio di poterlo raggiungere a un’età relativamente giovane e godere del meritato riposo. Non sempre però questo è possibile, a causa dell’innalzamento dei requisiti richiesti che era stato introdotto nelle ultime legislature, per questo si corre il rischio di dover continuare a svolgere il proprio impiego quando non si è del tutto al massimo della forma.

Esistono però delle eccezioni, come è il caso di chi rientra tra i beneficiari della Legge 104, che ha la possibilità di richiedere la pensione anticipata qualora si verifichino determinati requisiti. È possibile innazitutto fare richiesta anche nel 2025 dell’APE sociale, per cui l’esecutivo ha destinato 114 milioni di euro. La misura è erogata dall’INPS ed è disponibile per chi ha compiuto, o compirà entro il 31 dicembre, 63 anni e 5 mesi (a differenza dei 67 anni richiesti per la pensione di vecchiaia).
Si tratta di un’agevolazione disponibile per alcune categorie:
- invalidi civili con almeno il 74% di invalidità.
- Lavoratori impiegati in attività gravose, per almeno 7 degli ultimi 10 anni o almeno 6 degli ultimi 7 anni in modo continuativo.
- Caregiver che assistono da almeno 6 mesi il coniuge, una persona in unione civile o un parente di primo grado convivente con disabilità grave ai sensi del citato art. 3 della legge 104, oppure parenti di secondo grado conviventi, se i genitori o il coniuge della persona disabile hanno superato i 70 anni, sono affetti da patologie invalidanti o sono deceduti o assenti.
- persone disoccupate in seguito a licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito di un licenziamento economico o fine di un contratto a termine, purché abbiano lavorato come dipendenti per almeno 18 mesi nei 36 mesi precedenti la fine del rapporto di lavoro e abbiano terminato di percepire l’indennità di disoccupazione da almeno tre mesi (Naspi, Dis-Coll).
In alternativa, le lavoratrici possono fare riferimento a quella che viene definita Opzione Donna. Questa è pensata per chi al momento della domanda e da almeno sei mesi, assiste un parente convivente con disabilità grave. In questo caso chi ne fa richiesta deve aver compiuto almeno 61 anni (l’età scende a 60 anni, se la donna ha un figlio; se ha due o più figli, l’età si riduce ancora a 59 anni) e aver raggiunto almeno i 35 anni di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2024.

Esiste poi anche un terzo provvedimento a cui fare riferimento per i percettori della Legge 104 che puntano alla pensione anticipata. Si tratta della Quota 41 Precoci, dove non sono previsti vincoli legati all’età, ma sono ritenuti necessari 41 anni di contributi. Di questi, è necessario che almeno 12 mesi di contributi siano versati prima dei 19 anni di età.