Finalmente arriva una svolta tanto attesa per chi ha diritto alle agevolazioni per l’automobile in quanto disabile: ecco tutte le novità da conoscere per beneficiarne.
Quando si parla di agevolazioni fiscali per le persone con disabilità, l’attenzione è sempre altissima: ogni dettaglio normativo può fare la differenza tra l’accesso o meno a un importante beneficio economico. Tra le agevolazioni più richieste c’è sicuramente quella per l’acquisto di un’auto nuova, pensata per garantire maggiore autonomia e mobilità a chi vive con una disabilità certificata. Ma proprio questa misura, fino a poco tempo fa, presentava un nodo interpretativo che lasciava spazio a dubbi e, purtroppo, anche a esclusioni ingiustificate.

Finalmente, però, arriva un chiarimento che sgombra il campo da ogni incertezza. Con la Risoluzione n. 11/2025, l’Agenzia delle Entrate ha ufficialmente fatto chiarezza su uno dei punti più controversi: la tracciabilità del pagamento e il riconoscimento dell’effettivo beneficiario della detrazione.
Le agevolazioni auto per disabili: i documenti chiave e un’importante novità sulla permuta
Il chiarimento riguarda in particolare i casi in cui il veicolo nuovo venga acquistato anche tramite permuta dell’auto usata. La domanda che molti si ponevano era: “Se parte del pagamento avviene con la cessione del vecchio veicolo, questo compromette la possibilità di ottenere la detrazione fiscale del 19%?” La risposta, ora, è finalmente chiara: no, non la compromette, a patto che siano rispettati alcuni requisiti documentali. Il Fisco ha stabilito che il contribuente disabile ha pieno diritto alla detrazione, anche sul valore dell’auto data in permuta, purché sia in possesso di una documentazione idonea. Cosa significa?

In pratica, servono tre elementi fondamentali:
- L’identificazione dell’acquirente, ovvero la prova che sia effettivamente il soggetto disabile (o un familiare fiscalmente a carico) ad aver sostenuto la spesa;
- Il prezzo totale dell’auto nuova;
- Il valore della permuta dell’auto usata ceduta al concessionario.
Il tutto, naturalmente, nel rispetto delle altre condizioni previste dalla normativa: il tetto massimo di spesa detraibile (18.075,99 euro) e la regola secondo cui si può usufruire dell’agevolazione solo una volta ogni quattro anni, a meno che il veicolo acquistato in precedenza sia stato cancellato dal PRA o rottamato. Inoltre, il pagamento deve avvenire, per la parte restante, con mezzi tracciabili: bonifico, carta di credito, assegno non trasferibile. Ma ora è chiaro che anche la permuta, debitamente documentata, concorre alla spesa su cui si calcola la detrazione.
Questo aggiornamento normativo rappresenta una svolta concreta: rende più accessibile un beneficio spesso ostacolato da cavilli tecnici, permettendo a molte più famiglie di pianificare con maggiore serenità l’acquisto di un’auto nuova e adeguata alle esigenze di mobilità. Chi ha diritto all’agevolazione dovrebbe muoversi subito: rivolgersi al concessionario, farsi rilasciare la documentazione completa e, soprattutto, non lasciare nulla al caso. Grazie a questo chiarimento, ottenere la detrazione fiscale per l’acquisto dell’auto non è più una corsa a ostacoli.